Pirro non deve vincere la guerra!

La battaglia contro la riforma che, senza alcuna contropartita, voleva tagliare la rappresentanza parlamentare degli Italiani si è conclusa.

Un’istantanea della famosa vittoria di Pirro durante la battaglia dei Campi del Pelennor

Si è conclusa dopo essere stata combattuta su un campo di battaglia sguarnito come dimostra il fatto che l’affluenza è stata una delle più basse in assoluto e, se consideriamo le regioni nelle quali non si votava per le amministrative, la percentuale di Italiani alle urne è stata ancora più desolante.

Si è conclusa dopo essere stata disertata o condotta in maniera poco convinta da tutti i “generali”, salvo quelli convinti che sacrificare valanghe di tifosi sarebbe stata l’unica contropartita per ritornare sulla cresta di un’onda sempre più esausta.

Si è conclusa e ABBIAMO PERSO. Non era una sorpresa ma è chiaro che non ci fa piacere mirare i relitti rimasti in campo.

Ci fa piacere invece vedere che c’è chi si è battutto coraggiosamente fino alla fine per il NO alla riforma.

In primo luogo la Fondazione Einaudi che, con il Partito Radicale, ha animato la raccolta delle firme per il referendum tra i cittadini e tra i Senatori e che ha costituito un comitato, NoiNO, i cui archivi multimediali costituiranno un patrimonio formativo ed educativo su temi quali la rappresentanza e la Costituzione.

Insieme alla Fondazione Einaudi, come non ricordare il Partito Radicale che, Maurizio Turco e Irene Testa in primis, si è impegnato con uno sforzo impressionante per ottenere il referendum e per denunciare le storture di un’informazione che ne ha ignorato l’esistenza per mesi e mesi fino a quando proprio non si poteva fare a meno di rilanciare le dichiarazioni dei rispettivi politici di riferimento. Ma anche tutto il mondo radicale dei Magi, delle Bonino, dei Giachetti si è speso con energia per questo risultato.

E ancora, vogliamo ricordare gli infaticabili senatori Cangini e De Falco, o il Deputato Baldelli o ancora l’avvocato Felice Besostri che, lo speriamo dall’uomo che è riuscito già a ottenere l’incostituzionalità di due leggi elettorali, potrebbe avere ancora qualche asso nella manica…

Infine un ringraziamento a Elena Visconti che ha reso più colorata questa battaglia!

Manca qualcuno?

Purtroppo sì.

E non ci riferiamo al Partito Pirata che non ha potuto partecipare alla battaglia come avrebbe pootuto a causa di inspiegabili scontri fratricidi: ci riferiamo piuttosto agli Italiani che si sono mostrati completamente freddi di fronte al Referendum.

La battaglia dell’indifferenza, vinta dalla politica ai danni degli Italiani e della Repubblica Parlamentare andrà combattuta d’ora in poi nell’ambito delle regole che, nostro malgrado, ci siamo dati. Ci porterà probabilmente una legge elettorale ancora “più pessima” delle precedenti e un parlamento così inefficiente che tutte le leggi della prossima legislatura nasceranno probabilmente non per iniziativa parlamentare ma di governo.

Pirro ha vinto la sua battaglia e ha vinto usando tutte le proprie energie per spegnere il Paese e adesso è stremato. Chi si sente un Pirata dovrà attaccare al momento giusto per non concedergli di vincere anche la guerra…

#RiformaPirata

#StayTuned

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